26 marzo 2007

Da Sodoma a Hollywood 2007

Il 22° Torino International GLBT Film Festival celebra quest’anno dal 19 al 26 aprile la sua XXII edizione: 22 anni dedicati al grande cinema che esplora e costruisce l’immaginario queer. Grazie a una accurata selezione di film, anno dopo anno il Festival è divenuto una delle principali occasioni di dialogo e confronto per la comunità glbt, così come per il grande pubblico.
Il Festival ha anche il merito di aver fatto conoscere in Italia registi come François Ozon, Gus Van Sant, Derek Jarman, Todd Haynes e, recentemente, Eytan Fox, Apichatpong Weerasethakul, Alain Guiraudie, Auraeus Solito e Brillante Mendoza.
Non solo: il Festival ha anche fatto riscoprire autori e registi in parte dimenticati dal pubblico.
Ci sono tre sezioni competitive: lungometraggi, corti e documentari. Tutti i film in concorso saranno giudicati da tre giurie internazionali che assegneranno il Premio Ottavio Mai al miglior Lungometraggio e un premio per ognuna delle altre sezioni. Per ogni sezione competitiva è inoltre previsto un premio del pubblico.

Info e programma su www.tglff.com

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il logo del Festival è molto bello e riprende in modo sobrio i 6 colori dell'arcobaleno simbolo del movimento omosessuale (l'arcobaleno dei pacifisti ha 7 colori).

La manifestazione si svolgerà qualche settimana prima del Family Day fortemente voluto dalla Cei in chiave anti-DICO, ma che si vuole far passare come espressione spontanea del laicato cattolico.

Speriamo che questo Festival del Cinema di Tematiche Omosessuali sia l'occasione per svelenire un pò il clima che si è creato negli ultimi tempi dopo le esternazioni della senatrice Binetti (l'omosessualità uguale devianza), della Bindi (che dopo la redazione del testo di legge sulle coppie di fatto ha dichiarato "è meglio che un bambino resti in Africa piuttosto che sia adottato da una coppia omosessuale"), del presidente della Cei monsignor Bagnasco (accostamento delle coppie di fatto all'incesto ed alla pedofilia con successiva accusa di travisamento del suo pensiero da parte degli organi di informazione - Berlusconi ha davvero fatto scuola ).

Mi chiedo quali emozioni provino tutte queste persone perbene quando leggono notizie come quelle del sedicenne di Torino (la città sede del festival) che l'altro giorno si è tolto la vita lanciandosi dalla sua abitazione al quarto piano perché non sopportava più che i compagni di classe lo prendessero in giro apostrofandolo con il nome di Jonathan, diventato a quanto pare sinonimo di gay dopo la partecipazione di un Jonathan a "Il Grande Fratello".

Il sottotitolo del Festival recita "I film che cambiano la vita". Ne abbiamo davvero tutti bisogno.

Mr.Onion

Anonimo ha detto...

Perche non:)