07 dicembre 2006

Io sono leggenda

di Ferdinando Carcavallo

In principio ci fu il buon Ubaldo Ragona a portare sullo schermo il romanzo di Matherson Io sono leggenda con il film del 1964 "L'ultimo uomo della terra" con Vincent Price. Un film che ormai è un autentico cult, un gioiello per gli appassionati. Con un basso budget a disposizione (che ando' quasi esclusivamente all'icona horror protagonista) a Ragona basto' girare gli esterni nella desolata EUR di agosto per dare l'idea dell'assenza totale della vita nelle città. Nel 1971 il romanzo ebbe una nuova rappresentazione in "1985: Occhi bianchi sul pianeta terra" (The omega man), film di Boris Sagal con Charlton Heston che oggi può godere di un certo gusto vintage datogli dal tempo, ma di per se un film non memorabile in cui abbondavano le scene di spari sulla folla ad opera del divo americano, forse già allora legato alla lobby di produttori di armi.
Oggi è Francis Lawrence, regista di videoclip musicali e del grottesco Constantine (che a me piacque), a racontarci la storia dell'ultimo supersite della razza umana.
Il film, che uscirà nel 2007, ha lo stesso titolo del libro e vede protagonista Will Smith, che dopo aver mortificato Asimov con Io, robot, tenta ancora la strada della fantascienza per entrare nella leggenda.
Nel 1990 si cominciò a organizzare la produzione del film con Arnold Schwarzeneger per la regia di Ridley Scott, ma i costi eccessivi (regista e attore erano all'apice della carriera) fecero naufragare il progetto. La storia del romanzo ha delle forti implicazioni e sfumature socio-politiche non prettamente progressiste. Il protagonista è l'ultimo superstite della razza umana che passa il suo tempo a saccheggiare supermarket per cibarsi e ad ammazzare i vampiri, esseri umani contaminati da un virus letale che li ha resi antropofagi. L'unica sua speranza di sopravvivenza è lo sterminio assoluto dei suoi simili.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo il libro di Matheson, che tra l'altro fu anche scenggiatore di Duel.
Il film di Ragona mai visto, neanche sapevo che esistesse. Quello con Heston ne ho visto qualche pezzo ma mi sembrava un po' travisata l'intera trama... Che invece aveva nalla solitudine agghiacciante del protagonista il suo punto di forza.

Kinemazone ha detto...

Non ho letto il libro, ma ho visto ntrambi i film. Quello di Ragona, a sentire te, dovrebbe essere più vicino all'originale letterario, in quanto il personafggio di Vincent Price è meno macho e molto malinconico, a causa della solitudine e dei sensi di colpa per non aver in tempo impedito il diffondersi del virus che lo ha privato della donna amata e trasformato il suo miglior amico in uno zombie.
Ti consiglio di recuperarlo.

Anonimo ha detto...

Will Smith... Cioè... Mamma mia bella... mi cadono le braccia...

..."mortificare" è un eufemismo...

Suedehead a.k.a. Compagnuccio Simon