18 dicembre 2006

Il grande capo

di Ferdinando Carcavallo

Prima di darci il capitolo conclusivo della trilogia iniziata con Dogville, il maestro Lars Von Trier ci mette sotto l'albero (5 gennaio) un regalo inaspettato. Una commedia nel vero senso della parola. Il titolo è "Il grande capo" e, sul modello delle commedie americane dei '50 di Capra e Wilder, ha un'ambientazione tutta aziendale. La storia è quella di un imprenditore che inventa la figura di un presidente della prorpia società al solo scopo di scaricare su dui lui una serie di scelte impopolari. Quando è il momento di vendere l'azienda, su insistenze dei compratori che vogliono ad ogni costo incontrare il presidente, è costretto ad assoldare un attore che finga di essere il grande capo.
Dietro questa tama da commedia dell'arte certamente Von Trier vorrà celare una critica alla società contemporanea, al capitalismo delle corporations o alla politica economica, ma la sottotraccia stavolta va molto al di là della semplice metafora.
Il regista danese, infatti, ha indetto una sorta di concorso tra gli spettatori consistente nell'individuare nel film una serie di tracce (lookey) utili a comporre un rebus. Si tratta di immagini, oggetti insoliti e fuori contesto che gli spettatori attenti dovranno individuare. Il premio per chi risolverà l'enigma è di 4.000 euro.
Se non si trattasse di Von Trier penserei ad una trovata pubblicitaria anche abbastanza banale e stile Disney, ma trattandosi di lui non posso che credere (e sperare) che si tratti di uno scherzo anch'esso teso a colpire in maniera polemica il mondo del marketing cinematografico.

Trailer originale

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Maestro"? Insegna alle scuole elementari..?


BenSG

Kinemazone ha detto...

Come sei snob. Dalle nostre parti chiamiamo "maestro" anche quelli che vengono a fare i lavori in casa.