di Ferdinando Carcavallo
Una buona consuetudine italiana è quella di omaggiare i film che hanno fatto storia non realizzando discutibili remake o nostalgici sequel (quasi sempre andati a buca) ma restaurandoli. A volte si tratta di restauri anche di film relativamente recenti. E' il caso di Ecce Bombo l'opera prima (su 32 mm) di Nanni Moretti del 1978 nel quale il regista romano disegnava l'inquietudine e la rassegnazione di una generazione di (già allora) maturi post-sessantottini. Come nel 1953 con I vitelloni (perdonatemi l'arduo accostamento) Federico Fellini dipingeva l'insofferenza e i sogni di giovani costretti alla vita monotona e routinaria della provincia, venticinque anni dopo Moretti, in un contesto non provinciale, metteva l'accento sul fatto che le generazioni di tutti i tempi avevano sogni e aspettative inevitabilmente disattese. Ed è proprio il felliniano Alberto Sordi ad essere assunto a simbolo di un qualunquismo intellettuale che Moretti duramente (e provocatoriamente) attaccava per bocca di Apicella ma anche in prima persona, come un anno prima in TV (Telematch) in un celebre confronto con Mario Monicelli.
La versione restaurata di "Ecce Bombo" uscirà nelle sale italiane non si sa ancora quando, ma credo che l'obiettivo sia quello di confezionare un DVD celebrativo. Oltre che Nanni Moretti, beneficeranno del restauro del film con tecnologia Quantel anche Lina Sastri, Giampiero Mughini, Age, Glauco Mauri e Alberto Abbruzzese.
3 commenti:
ripapparselo al cinema sarà una vera delizia...
"Ecce bombooooooooooooo!! Ecce bombooooooooooooooo!"
=)
è curioso il fatto di scoprire questo blog con un post su Ecce Bombo.
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