di Ferdinando Carcavallo
32 anni fa moriva Vittorio De Sica. Credo che mai si riuscirà a dare il giusto tributo ad un artista come lui. Tributo che dovrebbe venirgli dal cinema mondiale ma soprattutto da quello Italiano, ma si sa che gli Italiani hanno (abbiamo) la memoria corta ed una innata insensibilità per geni ed artisti.
E Genio ed Artista Vittorio De Sica lo era in pieno. Grande interprete della preistoria della commedia italiana (quella cosiddetta dei Telefoni bianchi) è stato poi interprete e principale autore di quella gloriosa degli anni '50 e poi re-inventore del cinema italiano con la sua intuizione sbalorditiva che lo portò a creare un cinema del tutto diverso da quello fino ad allora interpretato. Ladri di biciclette è stato per il cinema mondiale quello che l'invenzione del telegrafo è stato per la civiltà moderna. Dopo quel film il cinema è diventato qualcosa di diverso, uno specchio della realtà, un'amplifuicatore incredibilmente potente per le voci deboli e le orecchie pigre.
Non sta a me ma agli storici del cinema ricordare tutte le opere magistrali di De Sica, ma ricorderei che oltre a La Ciociara, Sciuscià, e Umberto D., Vittorio ha realizzato uno dei ritratti più belli della mia città (quello che era la mia città) intitolato Il giudizio universale.
1 commenti:
Oggi muore Mario Merola e tu ricordi De Sica!?
Sei un Napoletano degenere... ;-P
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