06 novembre 2006

The departed

di Ferdinando Carcavallo

L'ultimo di Martin Scorsese ha tutte le caratteristiche per essere un grande film. Ed infatti lo è.
Non è certamente il suo capolavoro, ma sicuramente oltre ad essere un ottimo esempio di CINEMA con tutte e sei le lettere maiuscole The departed conferma che Scorsese è ancora oggi un regista che fa scuola.
Fa scuola innanzitutto agli attori che dirige, come Leonardo Di Caprio che alla sua terza collaborazione con Martin (Gangs of New York, The aviator) è diventato a tutti gli effeti una star, mentre star già lo era Jack Nicholson, ma bisogna riconoscere a Scorsese l'abilità di averne colto più l'aspetto dark, che finora solo Tim Burton nel suo Batman era riuscito a tirar fuori, che quello folle caro a Kubrick.
Nei libri di critica cinematografica su Scorsese che saranno pubblicati da oggi in poi sono sicuro che si parlerà di The Dearted soprattutto per le sequenze che precedono i titoli di testa, un prologo che vale da solo un oscar per il montaggio e la regia che ci presenta in penombra il personaggio demoniaco di Frank Costello (Jack Nicholson).
Non tutto è bello e d esaltante, pero', in questo film.
Di negativo segnalerei la presenza di Matt Damon, attore del tutto inappropriato per un ruolo complesso come il suo, cosa della quale Scorsese è fin troppo cosciente dal momento che riduce al minimo le occasioni di mostrarne il volto inespressivo e sgraziato dell'attore.
Il finale extra-pulp (in cui si svela a pieno l'origine orientale del plot) ricorda lo stesso Scorsese di Taxi driver, piuttosto che i suoi discepoli Tarantino e Spike Lee.

Da vedere per verificare che quando si è grandi si è grandi sempre.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un vero capolavoro, e anche Damon l'ho trovato al massimo splendore.

Ale

Anonimo ha detto...

Ma allora alla fine della fiera concordi con me su tutta la linea!!! (a parte la citazione di Goodfellas nella mia recensione...)

Ciau!

;o)

Anonimo ha detto...

Concordo completamente con te. Credo.

;o)


BenSG

Anonimo ha detto...

Ma da dove le prendi queste bellissime locandine?