11 settembre 2006

Notte prima degli esami

di Ferdinando Carcavallo

Grande equivoco! Avevo sentito parlare di questo film e del successo inaspettato, ma avevo confuso il nome del regista Fausto Brizzi con quello dello scrittore Enrico. Pensavo si trattasse della stessa persona. Quando ho visto la foto del regista (il quale mi ha fatto subito tenerezza perchè ha stampata la stessa espressione di mia figlia di 5 mesi quando fa quella grossa) ho pensato "pero', come si è imborghesito", ma nessun sospetto di aver preso fischi per fiaschi.
E quindi eccomi ieri pomerigio alla visione di Notte prima degli esami in DVD. Dopo la prima scena il pensiero a Jack Frusciante è uscito dal gruppo è stato quasi immediato. L'ambientazione adolescenziale e i toni combaciavano, anche se la scelta della colonna sonora decisamente poco Red Hot e una Roma al posto di Bologna allontanavano parecchio dal modello letterario. Andando un po' avanti, le concessioni referenziali a miti '80 tipo Ragazzi della terza C, College, Sposerò Simon Le Bon e lo stesso Faletti-DriveIn mi hanno fatto sorgere un ragionevole dubbio.
Ma quale Enrico Brizzi! Stavo guardando l'opera prima del soggettista dei film di Natale di Neri Parenti. Presa coscienza di ciò che fare? Interrompere?
Eh no. L'errore era mio e mi dovevo sorbire le conseguenze. Se non altro un tuffo negli anni della mia adolescenza mi avrebbe appagato.
Beh, più che un tuffo nell'adolescenza è stato il ritorno di un incubo. Atmosfere televisive(fotografia compresa) , facce e dialoghi da spot delle merendine mi hanno nauseato per la loro veridicità.
Fedelissima ricostruzione del cinema di serie B degli anni '80, fantasiosa ricostruzione di tempi in cui i giovani stavano riprendendo coscienza della dimensione sociale in cui vivevano. I ragazzi di NPDE sono quelli che la TV del biscione avrebbe voluto che fossero.
Ma per fortuna eravamo diversi.
Peggiori, semmai, ma diversi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vabbè, dai... tra i film d'intrattenimento italiani, non è malaccio, dai. non è nemmeno sto capolavoro, ma per una serata carina è ottimo!

Kinemazone ha detto...

Si, vabbè Phoebe, ma diciamo sempre così quando parliamo del cinema italiano. Non accontentiamoci di queste cose. Non dobbiamo incoraggiare questo abbassamento del tiro.
NTPE è stato un successo di pubblico e questo mi va anche bene perchè lo scopo del cinema commerciale (Parenti, Pieraccioni, Veronesi) è quello di fare cassa. Ciò che stona è quando senti parlare di fenomeno, di rivelazione, di ripresa della commedia all'italiana quando tutto ciò con la commedia all'italiana non c'entra nulla.
Chi sono i nuovi autori della commedia? Beh, secondo me Soldini, Lucchetti, Virzì sono ottimi, mentre occorre tener presente che Mario Monicelli è ancora lì, novantenne ed attivissimo. Leggi l'intervista di Curzio Maltese sull'ultimo MicroMega. Un fenomeno!