Sette attori per interpretare Bob Dylan nelle varie fasi della sua quarantennale carriera. Sette attori anche molto diversi, tra i quali l'attrice di colore (forse Yolonda Ross) che dovrebbe rappresentare l'anima nera di Mr. Zimmerman.
A gestire questo complesso biopic intitolato "I'm not there" sarà il regista Todd Haynes, al quale dobbiamo il film culto Velvet Goldmine sulla musica pop inglese degli anni '70.
Il cast stellare che Haynes dirigererà è composto da Heath Ledger, già cowboy delle montagne di Brokeback e recentemente investito della carica di nuovo Joker ("Jokerman dance to the nightingale tune" cantava Dylan negli anni '80) nel sequel del prequel di Batman, poi avremo Christian Bale, che esordì proprio in Velvet Goldmine, Richard Gere, Julianne Moore (con Haynes anche in Lontano dal paradiso), Cate Blankett e Charlotte Gainsburg. Per il momento non c'è, ma credo che una parte per Scarlett Johansson la troveranno. Potrebbe essere una perfetta Joan Baez (scherzo). Il film è attualmente in produzione. Probabile la sua uscita nella prima metà del 2007.
A gestire questo complesso biopic intitolato "I'm not there" sarà il regista Todd Haynes, al quale dobbiamo il film culto Velvet Goldmine sulla musica pop inglese degli anni '70.
Il cast stellare che Haynes dirigererà è composto da Heath Ledger, già cowboy delle montagne di Brokeback e recentemente investito della carica di nuovo Joker ("Jokerman dance to the nightingale tune" cantava Dylan negli anni '80) nel sequel del prequel di Batman, poi avremo Christian Bale, che esordì proprio in Velvet Goldmine, Richard Gere, Julianne Moore (con Haynes anche in Lontano dal paradiso), Cate Blankett e Charlotte Gainsburg. Per il momento non c'è, ma credo che una parte per Scarlett Johansson la troveranno. Potrebbe essere una perfetta Joan Baez (scherzo). Il film è attualmente in produzione. Probabile la sua uscita nella prima metà del 2007.
2 commenti:
Sono sempre molto diffidente nei confronti dei biopic, ma questo mi solletica al quanto...
Speriamo bene!
L'attesa per questo film, per quanto mi riguarda, è soprattutto dovuta all'interesse per il regista Haynes. Mi incuriosisce vederlo alle prese ancora in un film sulla musica dopo il capolavoro VG.
Sulla diffidenza per i biopic sono daccordo con te, soprattutto riguardo i musicisti. Gli americani godono nel mettere alla sbarra le debolezze e i difetti dei miti pop/rock. Vedi The doors, Ray, Quando l'amore brucia l'anima.
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