18 agosto 2006

Bubble

di Ferdinando Carcavallo

Un po' per via del titolo (palle?), un po' perchè non impazzisco per Steven Soderbergh, un po' per l'uso maniacale della telecamera fissa che rende l'avvio del flm di difficile digestione, ma ero proprio convinto che questo Bubble non sarei riuscito a vederlo fino in fondo. Invece, come spesso accade (ormai lo faccio per scaramanzia) il mio scetticismo è stato umiliato da un film bellissimo, anche se molto crudo e violento. Una violenza non fatta di scene efferate e di schizzi di sangue ma di anime nude scrutate da una telecamera indiscreta e per questo molto pericolosa. La vita povera di contenuti della provincia americana, questo universo di solitudine e di rapporti solo accennati per paura soltanto di aspirare a qualcosa di più, mette nell'animo degli spettatori-voyeur un colpevole stato di angoscia. La vita di Marta, matura operaia di una fabbrica di bambole, è tutta tra il padre infermo e il lavoro; unico svago le frasi di convenienza scambiate con il giovane collega Kyle con il quale ha un rapporto d'amicizia fondato sul nulla ma che basta a Marta a rendere sopportabili i silenzi delle sue giornate. Un precario equilibrio di sentimenti che un piccolo evento diversivo come l'arrivo in fabbrica di Rose, una ragazza madre già stanca della vita ma aspirante a scappare via dalla miseria della provincia, rischia di far crollare degenerando in una tragedia.
L'atmosfera del film ricorda Loach e Von Trier, ma lo stile di Soderbergh è molto più (volutamente) impersonale i quello dei due maestri europei.
Bubble è stato concepito e realizzato per la visione home video ed è senza dubbio uno dei migliori e più ispirati film di Soderbergh (paragnabile a Sex, lies and Videotapes e Full frontal). Ci avviamo verso un contesto in cui il DVD è la destinazione privilegiata dei prodotti di qualità mentre nelle sale finiscono i prodotti di cassetta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido il tuo parere sul film per quanto riguarda la distribuzione che se non ricordo male era un primo esperimento di sucita quasi contemopranea in sala e nei circuiti della home distribution, la tua chiusa mi fa esclamare fin che in sala non daranno altro che film di cassetta non restera' altro che un canale privilegiato tra cinefilo e film d'autore

Anonimo ha detto...

grande prova di soderbergh, l'ho postato anch'io. a presto.