14 aprile 2006

Confidenze troppo intime

di Ferdinando Carcavallo

A parte la diffidenza naturale (direi genetica) della mia generazione verso i film di autori universalmente acclamati, si è aggiunta nella visione di questo film il mio personale (e ottuso) "terrore di annoiarmi" che mi assale quando mi convinco a guardare un film francese. Per fortuna è andata bene. Confidenze troppo intime mi è piaciuto molto sotto tutti gli aspetti. Il tema della comunicazione uomo-donna è molto caro al cinema d'autore (a partire da Bergman) ma rivisto in questo contesto di commedia psicoanalitica è qualcosa di nuovo (per me). L'innamoramento tra i protagonisti nasce soprattutto dalla comunicazione, più nel non detto che nel confessato. Le confidenze molto intime del titolo, infatti, non sono i racconti delle perversioni erotiche del marito della infelice donna, ma piuttosto le angosce e i desideri di tenerezza del finto-pricanalista che la ascolta. Il film ha i tempi e le cadenze di una piece teatrale, con esterni ridotti al minimo e tutti gli eventi raccontati dai protagonisti senza il supporto di flashback o immagini evocative, eppure non si ha mai l'idea di essere estranei alla storia o di perdere il filo. Patrice Leconte riesce a mettere in primo piano i dialoghi come pochi registi oggi sanno ancora fare. Bravissimi e bellissimi tutti i personaggi, dal commercialista William (Fabrice Luchini) che ricorda il Polanski del L'inquilino del terzo piano, fino alla fascinosa Anna (Sandrine Bonnaire) che porta nelle espressioni del volto l'eredità cromosomica di cento anni di cinema francese. Ho eletto ufficialmente Laconte (del quale ho visto e apprezzato solo Il marito della parrucchiera) a regista da conoscere a fondo. Mi appresto a procurarmi L'uomo del treno che mi è colpevolmente sfuggito quando uscì nelle sale.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima recensione, a parte l'idiosincrasia per il cinema francese che suona come un'eresia.

AF

Anonimo ha detto...

Questo film purtroppo non l'ho ancora visto, ma "L'uomo del treno" mi era piaciuto un sacco!

Leconte, quando si impegna, è davvero molto bravo.

Ciao!

BenSG