17 febbraio 2006

Crash - contatto fisico

di Ferdi Carcavallo

La catarsi collettiva della società multirazziale della Los Angeles dopo l'11 settembre è l'argomento di questo bel film di Paul Haggins e candidato all'Oscar con sei nomination. NOn si può fare a meno di pensare a Magnolia, il film di Paul Thomas Anderson in cui i protagonisti di tante storie parallele si ritrovano tutti ad espiare le proprie colpe e a imparare ad accettare le proprie sofferenze sotto un'improvvisa pioggia di ranocchi. A differenza di Magnolia, con il quale ha in comune la scelta di un cast di altissimo livello, nel film di Haggins le storie dei protagonisti si intrecciano e collegano alla perfezione, ricordando per questo un piccolo film sottovalutato di qualche anno fa intitolato 11:14 Destino Fatale. I protagonisti di Crash sono ossessionati dalla paura delle razze, e gli errori di valutazione li porteranno quasi (in alcuni casi nel pieno) alla distruzione delle proprie vite. Certo c'è del retorico in questa costruzione, che tuttavia è una chiave di lettura personale, ma si tratta di un prodotto hollywoodiano in grande stile e non di un film da sundance. Mat Dillon è sicuramente l'attore che maggiormente godrà dell'interpretazione fatta in Crash, mentre le altre star non sorprendono più di tanto, a cominciare da Sandra Bullok (comunque brava) fino a Brendan Fraser, sempre più un "presenzialista" che un "interptrete". Gradevole anche la presenza di Jennifer Esposito nel ruolo di una meticcia centramericana. Speriamo di rivererla in altri ruoli altrettanto riconoscibili.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima rece, caro amico cowboy!!!

;o)))


BenSG

Anonimo ha detto...

Si carino come film, ma sinceramente son rimasto sorpreso quando ho sentito che aveva vinto l'Oscar. Un po' troppo secondo me =)

Anonimo ha detto...

Aargh! Film ruffiano come pochi, con una retorica che sfocia nel ridicolo!!!
Una riprova: ha vinto l'oscar.