02 febbraio 2006

Cigarette burns (MOH #8)

di Ferdi Carcavallo

Affascinante davvero. L'episodio 8 della serie MOH, intitolato Cigarette Burns e recante la firma del maestro John Carpenter, è dedicato al cinema. Il protagonista è Jimmy Sweetman, un cinefilo proprietario di un cineclub dove si proiettano rarità, che viene ingaggiato da un ricco quanto losco collezionista di pellicole che per 200 mila dollari gli chiede di portargli l'unica copia esistente di un film maledetto dal titolo La fin absolue du mond. La storia si svolge tra New York e Parigi, tra collezionisti assassini e angeli caduti, tra snuff film e registi impazziti, con toni che definire forti sarebbe un eufemismo - la scena di una particolarissima proiezione di interiora umane a fine film resterà memorabile - ma in mano ad un maestro come Carpenter i litri di sangue che zampillano dai colli mozzati non sono solo un espediente per raggiungere il pathos con poco sforzo. Il sangue di Carpenter è un po' come l'onda l'inondazione ematica del famoso rallenty di Shining di Kubrick o la decapitazione di Clara Calamai in Profondo Rosso. Infatti, il film raro in programmazione nel cineclub di Jimmy è proprio il capolavoro di Dario Argento, al quale Carpenter rende esplicitamente omaggio anche in altre sequenze del film e nella colonna sonora.

Metterei, quindi, questo episodio tra i migliori della serie, prima di Dance of the Dead, ma sicuramente dopo Homecoming che resta insuperabile. Un bell'esercizio di genere che fa ben sperare per i uturi impegni seri di Carpenter.



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