di Mamoru Chiba
Forse nella giornata più piovosa delle feste di fine anno, ho visto nell’unica sala napoletana che lo proiettava (ma ancora oggi resiste) il film dello spagnolo Gomez Pereira, Reinas. Sottotitolo italiano: il matrimonio che mancava.
E’ vero le storie che si intrecciano hanno sullo sfondo il primo matrimonio gay nella Spagna di Zapatero, ma questo è solo un pretesto per parlare delle vere protagoniste del film, le Regine del titolo, che non sono delle drag-queen come qualcuno potrebbe pensare ma le madri di alcuni promessi sposi.
E’ vero le storie che si intrecciano hanno sullo sfondo il primo matrimonio gay nella Spagna di Zapatero, ma questo è solo un pretesto per parlare delle vere protagoniste del film, le Regine del titolo, che non sono delle drag-queen come qualcuno potrebbe pensare ma le madri di alcuni promessi sposi.
La commedia scivola via leggera con un tono tra la commedia sofisticata e patinata americana e crisi di nervi all’Almodovar, e tra le mamme degli sposi ci sono le sempre brave Carmen Maura e Marisa Paredes impegnate in personali “conflitti di classe”.
Ho saputo successivamente che il film è stato distribuito in Italia con il divieto ai minori di 14 anni. Tra le motivazioni della censura ci sarebbero la tematica ed una scena di sesso ritenuta troppo esplicita. Io mi sono scervellato a ricordare quale potesse essere, ma non mi sono dato una risposta. E forse è sicuramente lecita la domanda del distributore, Andrea Occhipinti (che compare anche in un cameo del film): “Perchè in questo Paese non sono vietati ai minori film volgari e violenti mentre quando si tratta di omosessualità arrivano le censure?". Intanto domani si svolgerà a Roma una manifestazione a favore dei PACS e magari in futuro si gireranno anche in Italia film con sullo sfondo unioni civili, etero o gay che siano.
Ho saputo successivamente che il film è stato distribuito in Italia con il divieto ai minori di 14 anni. Tra le motivazioni della censura ci sarebbero la tematica ed una scena di sesso ritenuta troppo esplicita. Io mi sono scervellato a ricordare quale potesse essere, ma non mi sono dato una risposta. E forse è sicuramente lecita la domanda del distributore, Andrea Occhipinti (che compare anche in un cameo del film): “Perchè in questo Paese non sono vietati ai minori film volgari e violenti mentre quando si tratta di omosessualità arrivano le censure?". Intanto domani si svolgerà a Roma una manifestazione a favore dei PACS e magari in futuro si gireranno anche in Italia film con sullo sfondo unioni civili, etero o gay che siano.
Reinas, Gomez Pereira, Carmen Maura, Marisa Paredes, Andrea Occhipinti
7 commenti:
Ottimo layout anche se c'è qualche problema con la barra a sinistra...non dovrebbe apparire più in alto???
non riesco ad aggiornare il ink
non capisco se sia splinder o difficoltà con il tuo nuovo link
ci riprovo prossimamente
ilcecco, il layout dovrebbe apparire cosi', almeno su MSIE. Tu, invece, come lo vedi?
A sentire la trama, Mamorou, il film sembra una versione gay di Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi. I conflitti di classe tra genitori che non cambiano qualsiasi sia la natura del rapporto tra i figli, forse suggellano la vera emancipazione. Ma sarà vero che i nostri cugini spagnoli sono diventati all'improvviso così emancipati? E' davvero bastato una piccvola modifica alla costituzione? Questo Zapatero è proprio un mago! Mi aspetto, quindi, vista l'altra magia del ritiro delle truppe spagnole, che la guerra in Iraq abbia fine al più presto. ;-)
Non so se i "cugini spagnoli" siano o meno più emancipati di noi. Di certo la classe politica si è dimostrata più matura della nostra nel capire che un diritto in più non toglie niente a nessuno ma anzi è un diritto in più per tutti.
E non dimentichiamo che anche Aznar era pronto ad introdurre i Pacs, laddove la nostra destra usa ancora come insulto l'essere .
Oops... scusate l'errore di cut&paste! Prima volevo concludere con:
[...] laddove la nostra destra usa ancora come insulto l'essere gay.
Ho trovato il film deludente. Operazione commerciale e occasione sprecata
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