di Ferdi Carcavallo
Michael Moore, con il suo feroce documentario Farenheith 9/11 decretò la seconda vittoria di Bush alle presidenziali del 2004. Marco Travaglio, con il suo libro-dossier L'odore dei soldi procurò una seconda e più longeva vittoria elettorale a silvio berlusconi alle politiche del 2001, privandoci per sempre di Daniele Luttazzi in TV.
Ora, in previsione delle prossime elezioni, è Nanni Moretti a fornire ancora una volta al nostro amato premier l'occasione di metter su la pantomima della congiura anti-berlusconiana, e lo fa non con un documentario ma con un film di fiction intitolato Il caimano, "nella migliore tradizione del cinema italiano d'impegno civile, come all'epoca fu, ad esempio, Le mani sulla città di Francesco Rosi."
Sono contento innanzitutto del fatto che Moretti torni a far cinema, e dell'impegno politico non potevamo dubitare, ma, visti i precedenti, dubito assai dell'efficacia politica dell'operazione. Il film si annuncia come una vera e propria biografia dell'imprenditore milanese, con l'obiettivo di suscitare dei dubbi negli elettori.
Speriamo che Moretti trovi la strada giusta però, perchè come berlusconi è arrivato dov'è ora e quali siano i suoi scopi è ormai chiaro a tutti. Chi lo ha votato e lo voterà ancora sa benissimo tutto ciò.
Al film di Moretti parteciperà Silvio Orlando (nella parte del protagonista?).
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